A cura di:
Adiacenze
Periodo:
Da maggio a dicembre 2025
Con il contributo di:
Regione Emilia-Romagna, Comune di Castel Bolognese, Comune di
Spilamberto, Comune di Vernasca (Vigoleno), Come di Granarolo dell'Emilia (BO),Casa della Cultura Italo Calvino, Cronopios
Promosso da:
Culturara - Comune di Calderara di Reno, Visit Vigoleno
Finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU:
Con il patrocinio di:
Fondazione Italia Patria della Bellezza
Scarica il PRESS KIT qui
INFO: info@adiacenze.it
La sesta edizione del programma di residenze d’artista in Emilia-Romagna a cura di Adiacenze si sviluppa attraverso una rete di residenze artistiche nei territori di Calderara di Reno (BO), Castel Bolognese (RA), Granarolo dell’Emilia (BO), Spilamberto (MO) e Vernasca - Borgo Medievale di Vigoleno (PC), offrendo agli artisti contemporanei selezionati l’opportunità di immergersi nei luoghi, nelle storie e nelle comunità locali per dar vita a opere e interventi site-specific.
Il progetto, sotto la direzione artistica di Amerigo Mariotti e Giorgia Tronconi, co-direttori di Adiacenze, è supportato dalla Regione Emilia-Romagna, dai Comuni coinvolti, dalla Casa della Cultura “Italo Calvino” e Cronopios. ed è finanziato dall’Unione Europea - Next Generation EU. Il tema centrale dell’edizione 2025 è quello della memoria e dell’archivio, esplorato come strumento di connessione tra il patrimonio immateriale delle comunità, quello più intimo e frammentato fatto di racconti, ricordi, vissuti personali, e la dimensione della Storia “ufficiale”, quella che si consolida nelle istituzioni, nei documenti, nei monumenti, con un'attenzione particolare rivolta al Novecento, secolo chiave nella costruzione delle identità collettive e nella trasformazione dei territori.
Tra gli artisti coinvolti ci saranno Letizia Calori, Adagio Studio e il Collettivo Rosole, che sono stati invitati a confrontarsi con archivi pubblici e privati, testimonianze orali, materiali fotografici, oggetti, tradizioni e luoghi significativi per rileggere e reinterpretare la storia locale.
L’obiettivo finale è attivare nuovi immaginari condivisi, innescando un dialogo tra passato e presente, memoria individuale e narrazione collettiva. La memoria è trattata come materia viva, fluida e interattiva, e l’archivio come un organismo dinamico che può essere riattivato dall’intervento artistico.
L’arte contemporanea si fa pratica di ascolto, rilettura e immaginazione del passato per trasformarlo in lente critica sul presente, e in motore per immaginare altri futuri. Seguendo l’approccio relazionale e partecipativo che contraddistingue Prospettive, le comunità non sono solo spettatrici, ma parte attiva del processo creativo, contribuendo alla costruzione di opere che restituiscono valore alla memoria e aprono riflessioni sul presente. Il programma prevede momenti di apertura al pubblico, laboratori, incontri e restituzioni finali che diventano occasioni di scambio e di confronto.
I progetti nei Comuni coinvolti
Patchworking Utopia è il progetto che il Collettivo Rosole realizzerà da maggio a ottobre 2025 presso la Casa della Cultura “Italo Calvino” di Calderara di Reno, curato da Adiacenze in collaborazione con Viola Pierozzi. Attraverso pratiche tessili e relazioni di cura, il collettivo costruirà insieme alla comunità un’installazione partecipativa: un grande tappeto abitabile realizzato con stoffe e materiali messi a disposizione del pubblico. L’opera sarà in continua trasformazione, frutto di un processo aperto, relazionale e mai completamente prevedibile. La tessitura diventa metafora di legami e convivenze possibili, mentre la manualità assume valore politico e affettivo. Accanto al tappeto, nascerà un videoarchivio di tutorial sul cucito e sull’uncinetto, in cui ogni tecnica sarà raccontata attraverso le voci e le memorie degli abitanti, rendendo l’artigianato strumento di trasmissione culturale. Il progetto ha inaugurato il 24 maggio in occasione di Culturara Estate, si è sviluppato durante la Settimana Calderarese con il workshop Cadavere Squisito e successivamente attraverso laboratori settimanali, fino alla restituzione conclusiva a fine ottobre nell’ambito del Festival BOOM Cantiere Creativo Calderara.
A Castel Bolognese, l’artista Letizia Calori è stata coinvolta in un progetto di rigenerazione urbana a base culturale, che punta a trasformare spazi in disuso lungo la via Emilia in luoghi di creazione e dialogo. La trasformazione urbana prevista nei prossimi anni sarà accompagnata dall’arte contemporanea e dal coinvolgimento diretto dei cittadini. Il cuore del progetto sarà la creazione di atelier temporanei all’interno di edifici abbandonati. Da giugno a dicembre 2025, il percorso prevede residenze, incontri pubblici, momenti di confronto e produzione artistica. Le opere finali saranno presentate in ottobre attraverso una mostra collettiva nella Chiesa di Santa Maria della Misericordia e in installazioni lungo i portici della via Emilia, restituendo alla città uno spazio vissuto e condiviso.
Nel Comune di Granarolo dell’Emilia, l’artista svilupperà il tema dell’edizione corrente di Prospettive attraverso un percorso partecipato a più tappe in collaborazione con associazioni locali e il territorio, con un’attenzione particolare alla terza età, con l’obiettivo di attivare un confronto e uno scambio intergenerazionale che sfoceranno in un’opera finale rivolta a tutta la comunità.
A Spilamberto, l’edizione 2025 di Prospettive si concentra sulla memoria della Resistenza, in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione. Il progetto ruota attorno alla figura di Rosalia Haas, donna di origini tedesche trasferita nel modenese, che durante la guerra collaborò con i partigiani locali e riuscì a evitare una rappresaglia tedesca salvando gli abitanti delle case popolari di via Quartieri. Durante la residenza, l’artista selezionata entrerà in dialogo con la comunità e, con il supporto dell’ANPI, realizzerà due sagome illustrate ispirate a Rosalia, che verranno collocate sulle facciate delle palazzine popolari della via. Le opere si collegheranno idealmente a quella già esistente in Piazza Caduti Libertà, dedicata ad altre donne della Resistenza, e contribuiranno a restituire voce e visibilità a una storia poco conosciuta ma centrale nella memoria collettiva locale.
Nel Borgo Medievale di Vigoleno, nel Comune di Vernasca, il collettivo Adagio Studio è stato coinvolto per lavorare sull’Archivio Fotografico di Vernasca, una piattaforma digitale curata da Adiacenze e dedicata alla raccolta e condivisione di immagini storiche delle comunità locali. L’archivio è il risultato di un percorso partecipato iniziato in primavera, durante il quale gli abitanti hanno contribuito con le loro fotografie alla creazione dell’Archivio. Dopo aver curato l’identità visiva e la progettazione del sito web, Adagio Studio realizzerà un allestimento temporaneo presso l’Oratorio della Madonna delle Grazie, reinterpretando il materiale raccolto.
Il progetto, sotto la direzione artistica di Amerigo Mariotti e Giorgia Tronconi, co-direttori di Adiacenze, è supportato dalla Regione Emilia-Romagna, dai Comuni coinvolti, dalla Casa della Cultura “Italo Calvino” e Cronopios. ed è finanziato dall’Unione Europea - Next Generation EU. Il tema centrale dell’edizione 2025 è quello della memoria e dell’archivio, esplorato come strumento di connessione tra il patrimonio immateriale delle comunità, quello più intimo e frammentato fatto di racconti, ricordi, vissuti personali, e la dimensione della Storia “ufficiale”, quella che si consolida nelle istituzioni, nei documenti, nei monumenti, con un'attenzione particolare rivolta al Novecento, secolo chiave nella costruzione delle identità collettive e nella trasformazione dei territori.
Tra gli artisti coinvolti ci saranno Letizia Calori, Adagio Studio e il Collettivo Rosole, che sono stati invitati a confrontarsi con archivi pubblici e privati, testimonianze orali, materiali fotografici, oggetti, tradizioni e luoghi significativi per rileggere e reinterpretare la storia locale.
L’obiettivo finale è attivare nuovi immaginari condivisi, innescando un dialogo tra passato e presente, memoria individuale e narrazione collettiva. La memoria è trattata come materia viva, fluida e interattiva, e l’archivio come un organismo dinamico che può essere riattivato dall’intervento artistico.
L’arte contemporanea si fa pratica di ascolto, rilettura e immaginazione del passato per trasformarlo in lente critica sul presente, e in motore per immaginare altri futuri. Seguendo l’approccio relazionale e partecipativo che contraddistingue Prospettive, le comunità non sono solo spettatrici, ma parte attiva del processo creativo, contribuendo alla costruzione di opere che restituiscono valore alla memoria e aprono riflessioni sul presente. Il programma prevede momenti di apertura al pubblico, laboratori, incontri e restituzioni finali che diventano occasioni di scambio e di confronto.
I progetti nei Comuni coinvolti
Patchworking Utopia è il progetto che il Collettivo Rosole realizzerà da maggio a ottobre 2025 presso la Casa della Cultura “Italo Calvino” di Calderara di Reno, curato da Adiacenze in collaborazione con Viola Pierozzi. Attraverso pratiche tessili e relazioni di cura, il collettivo costruirà insieme alla comunità un’installazione partecipativa: un grande tappeto abitabile realizzato con stoffe e materiali messi a disposizione del pubblico. L’opera sarà in continua trasformazione, frutto di un processo aperto, relazionale e mai completamente prevedibile. La tessitura diventa metafora di legami e convivenze possibili, mentre la manualità assume valore politico e affettivo. Accanto al tappeto, nascerà un videoarchivio di tutorial sul cucito e sull’uncinetto, in cui ogni tecnica sarà raccontata attraverso le voci e le memorie degli abitanti, rendendo l’artigianato strumento di trasmissione culturale. Il progetto ha inaugurato il 24 maggio in occasione di Culturara Estate, si è sviluppato durante la Settimana Calderarese con il workshop Cadavere Squisito e successivamente attraverso laboratori settimanali, fino alla restituzione conclusiva a fine ottobre nell’ambito del Festival BOOM Cantiere Creativo Calderara.
A Castel Bolognese, l’artista Letizia Calori è stata coinvolta in un progetto di rigenerazione urbana a base culturale, che punta a trasformare spazi in disuso lungo la via Emilia in luoghi di creazione e dialogo. La trasformazione urbana prevista nei prossimi anni sarà accompagnata dall’arte contemporanea e dal coinvolgimento diretto dei cittadini. Il cuore del progetto sarà la creazione di atelier temporanei all’interno di edifici abbandonati. Da giugno a dicembre 2025, il percorso prevede residenze, incontri pubblici, momenti di confronto e produzione artistica. Le opere finali saranno presentate in ottobre attraverso una mostra collettiva nella Chiesa di Santa Maria della Misericordia e in installazioni lungo i portici della via Emilia, restituendo alla città uno spazio vissuto e condiviso.
Nel Comune di Granarolo dell’Emilia, l’artista svilupperà il tema dell’edizione corrente di Prospettive attraverso un percorso partecipato a più tappe in collaborazione con associazioni locali e il territorio, con un’attenzione particolare alla terza età, con l’obiettivo di attivare un confronto e uno scambio intergenerazionale che sfoceranno in un’opera finale rivolta a tutta la comunità.
A Spilamberto, l’edizione 2025 di Prospettive si concentra sulla memoria della Resistenza, in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione. Il progetto ruota attorno alla figura di Rosalia Haas, donna di origini tedesche trasferita nel modenese, che durante la guerra collaborò con i partigiani locali e riuscì a evitare una rappresaglia tedesca salvando gli abitanti delle case popolari di via Quartieri. Durante la residenza, l’artista selezionata entrerà in dialogo con la comunità e, con il supporto dell’ANPI, realizzerà due sagome illustrate ispirate a Rosalia, che verranno collocate sulle facciate delle palazzine popolari della via. Le opere si collegheranno idealmente a quella già esistente in Piazza Caduti Libertà, dedicata ad altre donne della Resistenza, e contribuiranno a restituire voce e visibilità a una storia poco conosciuta ma centrale nella memoria collettiva locale.
Nel Borgo Medievale di Vigoleno, nel Comune di Vernasca, il collettivo Adagio Studio è stato coinvolto per lavorare sull’Archivio Fotografico di Vernasca, una piattaforma digitale curata da Adiacenze e dedicata alla raccolta e condivisione di immagini storiche delle comunità locali. L’archivio è il risultato di un percorso partecipato iniziato in primavera, durante il quale gli abitanti hanno contribuito con le loro fotografie alla creazione dell’Archivio. Dopo aver curato l’identità visiva e la progettazione del sito web, Adagio Studio realizzerà un allestimento temporaneo presso l’Oratorio della Madonna delle Grazie, reinterpretando il materiale raccolto.