P.E.D.R.O. – Carolina Cappelli – ART CITY Bologna 2023


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Inaugurazione:

venerdì 3 febbraio 2023 dalle 18

Artista:

Carolina Cappelli

A cura di:

Adiacenze

Sede:

Adiacenze, Vicolo Spirito Santo 1/B, Bologna

Periodo:

dal 3 febbraio al 23 marzo 2023

Aperture speciali durante ART CITY:

3 febbraio 18-22, 4 febbraio 11-24, 5 febbraio 11-21-

Performance:

3 febbraio ore 19 e 21, 4 e 5 febbraio ore 19

Nell'ambito di ART CITY Bologna 2023 in occasione di ARTEFIERA
In collaborazione con Culturara – Comune di Calderara di Reno, Casa della Cultura “Italo Calvino”
Scarica qui il press kit


P.E.D.R.O. (Parassitare Eventuali Disastri Ripetendoli Ovunque) è un progetto trans-disciplinare di Carolina Cappelli, pensato come contenitore di differenti episodi e approcci allo stesso materiale visivo. Partito nel 2022 come laboratorio di pratiche performative e immagini in movimento per over sessanta presso la Casa della Cultura “Italo Calvino” di Calderara di Reno e sviluppatosi come mockumentary, P.E.D.R.O. approda negli spazi di Adiacenze sotto forma di progetto espositivo, attraverso cui ripercorrere e immergersi negli scenari immaginati dall’artista.

P.E.D.R.O. si basa sulla decostruzione, ricostruzione e rimessa in scena di alcune dinamiche de Il Signore delle mosche di Peter Brook: ambientato in un (allora futuro) distopico 1984, il film racconta dell’involuzione di un gruppo di ragazzini sopravvissuti a un disastro aereo e atterrati su un’isola deserta e dei loro tentativi di organizzare una struttura sociale, basandosi su modelli politici pre-esistenti. Partendo da questa sorta di disaster movie ambientato in un tempo obsoleto che le/i partecipanti al laboratorio hanno già vissuto, P.E.D.R.O. fonde linguaggio documentaristico e finzionale, andando a indagare i concetti di convivenza e sopravvivenza, di memoria, re-enactment e trasmissibilità.
Come rappresentare la catastrofe? È possibile parlare di immagine della catastrofe e catastrofe dell’immagine? “Le storie di catastrofi consentono di delineare un quadro preciso e concreto: rappresentando l’emergenza fanno chiarezza sulla natura complessa del nostro mondo e riducono le cose alla loro essenza”, scrive Eva Horn. Così nasce il mondo di P.E.D.R.O., sospeso tra un disastro già avvenuto o che sta per (ri)accadere, e abitato dai fantasmi di un futuro già passato. È una riflessione sulla ripetizione come forma di rilettura, strumento di riconoscimento del passato e possibile squarcio verso il futuro, sul re-enactment come esperimento paradossale, che genera cortocircuiti. Carolina Cappelli, la cui pratica ibrida scrittura, pratiche performative e cinematografiche, si confronta con lo spazio espositivo traducendo l’immagine in movimento in un percorso sul confine tra realtà e finzione, in cui non mancano le aperture alle contraddizioni e l’umorismo che contraddistingue la sua poetica.

In data 3, 4 e 5 Febbraio, nello spazio espositivo sarà inoltre presentata la performance WORST CASE SCENARIO della stessa Carolina Cappelli: un solo di 25 minuti che si interroga sulla ripetizione della catastrofe e sulla sottile linea fra realtà e finzione, in cui l’artista proverà a incarnare lo spirito di Peter Brook.