Oracolo Caro – Plastikhaare – TIST


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Inaugurazione:

venerdì 6 maggio 2022 h 18

Sede:

TIST, Via Serrabella 1, Rastignano

Artista:

Plastikhaare (Giulia Querin e Rachele Tinkham)

A cura di:

Adiacenze

Periodo:

dal 6 al 25 maggio 2022

Orari:

su appuntamento

Aperture speciali nei giorni di ART CITY Bologna:

12 maggio 11-18; 13 maggio ore 15-20; 14-15 maggio su appuntamento

nell’ambito di ART CITY Bologna 2022 in occasione di ARTEFIERA
Il duo Plastikhaare (composto da Giulia Querin e Rachele Tinkham) debutta venerdì 6 maggio alle 18 negli spazi di TIST con la performance e la mostra Oracolo caro. Il progetto nasce dall’interesse delle artiste per iconografie e comportamenti connessi a miti arcaici, forme di culto e tradizioni che fanno parte della storia culturale dell’essere umano, e che il duo reinterpreta in chiave surrealista per dare vita a un nuovo personale rito performativo.

L’evento viene concepito dalle artiste come il culmine di un processo partecipato e condiviso con il pubblico: nelle settimane precedenti all’inaugurazione, Plastikhaare richiede attraverso una call aperta che gli vengano consegnati indumenti e tessuti di vario genere. La scelta del capo è a discrezione di ogni partecipante, purché quest’ultimo lo ritenga degno di essere donato a una divinità immaginata, un’entità superiore. Cosa siamo disposti a cedere, oggi, delle proprietà a noi così care? I materiali raccolti dalle artiste in questa prima fase costituiscono il fulcro del progetto espositivo e della performance. Nel corso dell’evento inaugurale della mostra, Plastikhaare inviterà il pubblico a seguire alcune istruzioni funzionali all’adempimento di un misterioso rito collettivo di introspezione. Lo spazio espositivo sarà trasformato dalle artiste in un ambiente altamente immersivo e sinestetico, che possa permettere allo spettatore di avvicinarsi a uno stato quasi meditativo, di riconnessione primordiale con le sensazioni del proprio corpo e con quelle provenienti dallo spazio. In questo contesto, le artiste assumeranno le sembianze di due idoli senza sesso né età, figure eteree intente a cucire insieme le stoffe e i tessuti portati loro in dono dal pubblico per dare vita a un grande ‘vello’.
L’opera si costruirà quindi fisicamente nel corso della performance attraverso la collaborazione tra Plastikhaare e il pubblico per farsi simbolo di una nuova identità multipla, eterogenea e schizofrenica che ricerca e propone la via per un nuovo contatto empatico tra le persone, la realtà e noi stessi.