Nomadic Landscape Elements – Luca Coclite e Andreco


IMG_5260
nomadic landscape elements_foto adiacenze
nomadic_landscape_elements_paesaggio con errore_foto2
andreco-nomadic-landscape-elements-fair-01a
hiding place for the horizons_show1
paesaggio con errore_foto_show2
IMG_5053
conversazione aptica di fine giornata_foto1_show
IMG_5060
Andreco_nomadic landscape elements_veduta dell'installzione
Artisti:

Luca Coclite

Andreco

Curatela:

Testo:

Fabiola Naldi

Periodo:

Dal 25 gennaio al 16 febbraio 2013

Sito:

Luca Coclite

Andreco

In collaborazione con:

Gaspare Caliri (Snark)

Francesco Careri (Stalker)

Rispetto ad un tempo in cui c’erano città, territori e posti geografici differenti, ci troviamo oggi a vivere con modelli unici e stereotipati, che hanno generato flussi di immagini amalgamate e sovrapposto paesaggi differenti. Siamo così di fronte a una visione unica, dove le linee spezzate delle coste o quelle curve dei promontori sono venute a coincidere e i colori della natura si sono inesorabilmente mescolati, generando una perdita di informazioni che si traduce in un residuo modulare di un paesaggio “difficile”. D’altro canto la visione di una natura selvaggia e spontanea rispecchia l'organizzazione e la società preferita dai due artisti, e non solo. In Nomadic Landscape Elements Coclite e Andreco hanno agito per sottrazione su tutto ciò che li circonda, fino ad ottenere un frammento in cui è presente un barlume di pura identità. L’esposizione ad Adiacenze prende vita proprio da questo frammento: attraverso diversi media quali il video, la fotografia, l’installazione e la pittura, i due artisti propongono un viaggio tra natura e mondo artificiale: costringono i visitatori a volgere lo sguardo verso piante e figure simboliche, tra trame di alberi o all’orizzonte del mare, scardinando i connotati di riconoscibilità e di caratterizzazione del paesaggio. Insieme, Coclite e Andreco prendono possesso delle tre sale di Adiacenze portandone all’interno la ricerca e lo stile coadiuvate dallo studio scientifico, mai completamente slegato dall’importanza dei segni e dei simboli, portatori sani della ribalta del rapporto tra uomo e natura: tutto questo ha permesso ai due artisti di intraprendere questo progetto e di porsi delle domande fondamentali per la realizzazione dello stato attuale del paesaggio sia “esterno” che “interno”.