MAKE PEOPLE SMILE / Marco Ceroni e Stefano Serretta


MPS fb
MPS fb
Serretta immagine incisioni
Ceroni_Serretta_visione insieme
Ceroni particolare gamba e cappello
Ceroni particolare gamba
Particolare Ceroni_sala viola
Serretta_carotaggi 2 bis
Serretta_carotaggi 3 bis
Ceroni immagine interrato scale
Ceroni particolare interrato
Artisti:

Marco Ceroni e Stefano Serretta

Inaugurazione:

venerdì 27 gennaio 2017 | ore 19.30

Periodo:

Dal 27 gennaio al 25 febbraio 2017

Venerdì 27 gennaio alle ore 19:30 Adiacenze inaugura MAKE PEOPLE SMILE, doppia personale di Marco Ceroni e Stefano Serretta.

Spesso una mostra è la presentazione di un’idea, di un mondo che l’artista vuol far conoscere al pubblico.

In questo caso, nella loro prima doppia personale, Ceroni e Serretta propongono un presente parallelo, una possibilità di accadimento, una realtà odierna diversissima da quella che stiamo vivendo, data dalle tracce e dai frammenti che sono alla base dell’esistenza di bande, di gruppi di persone. Nuove configurazioni di questa attualità prendono forma da una sorta di scontro tra queste bande che avviene proprio negli ambienti di Adiacenze e i resti di questo scontro appena avvenuto sono l’immagine possibile di quello che ancora può accadere.

Le opere degli artisti fungono da messa in scena di una soggettività in potenza, divenendone sue maschere e suoi simulacri attraverso l’apertura e la chiusura di punti di vista in un continuo ribaltamento della visione della realtà del nostro quotidiano.

Ceroni e Serretta ci presentano ciò che potenzialmente potrebbe avvenire, un’esplosione di possibilità di interpretazione di un futuro presente attraverso il tentativo di inversione del quotidiano. Ciò che ne scaturisce è l’incrocio dei loro due sguardi che funzionano a chiasmo tra dettagli indagati attraverso operazioni di voyeurismo analitico e frammenti manipolati e deformati per ricomporre una realtà dissestata e provvisoria. Infatti, mentre Serretta si muove a partire da un particolare significante per indagare significati universali, Ceroni, viceversa, ricontestualizza spinte e irrisolti universali in territori sempre particolari.

Il centro di questo crocevia è il territorio dove lo scontro è avvenuto: i due artisti, come sempre accade, arrivano a cose già avvenute e ne ricostruiscono la narrazione sistematizzandone le tracce attraverso installazioni, grafiche e opere di impatto sonoro.