LA TOLLERANZA DEL CORPO / Mona Lisa Tina


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Artista:

Mona Lisa Tina

A cura di:

Alberto Dambruoso

Periodo:

Dal 12 al 25 gennaio 2018

Scarica qui il testo critico di Alberto Dambruoso

Venerdì 12 gennaio alle ore 19.00 Adiacenze inaugura “La tolleranza del Corpo”, simbolica antologica di Mona Lisa Tina pensata appositamente per lo spazio espositivo.
Con “La tolleranza del Corpo” Mona Lisa Tina desidera esprimere tutte le potenzialità comunicative del linguaggio dell’arte come strumento di consapevolezza individuale e di riflessione e crescita collettiva, oltre ogni vincolo.
In questo senso, il titolo è emblematico in quanto per “tolleranza” si intende la predisposizione a comprendere e a rispettare le idee e i comportamenti differenti dai propri (sul piano culturale, religioso, ecc…) e per “Corpo” la complessità dell’incontro tra la sua dimensione più prettamente spirituale e quella più carnale.

Il progetto è articolato su due livelli di significato perfettamente integrati tra loro. Il primo propone una selezione mirata e scrupolosa di alcuni oggetti e installazioni che hanno composto le performance più significative di Mona Lisa Tina, messe in mostra come fossero tracce preziose della sua indagine, per una lettura paradossalmente più lineare del suo lavoro, per quanto difficile, tortuoso e scivoloso sia il percorso di un artista nelle sfaccettature della sua complessità.
Il secondo livello è composto dalla live performance “L’Albero delle bugie”, che si svolgerà durante l’inaugurazione del 12 gennaio.
La performance, proposta per la prima volta al Macro Testaccio di Roma in occasione della settima edizione del «Premio Fondazione VAF - Posizioni attuali dell’arte italiana 2016/2017», verrà riproposta secondo l’idea originaria dell’artista ma attraverso l’integrazione di differenti interventi luminosi. “L’Albero delle bugie” accoglie riflessioni legate al mistero della vita e della morte, nonché alle radici culturali dell’individuo. Nell’atto performativo che si compie tra l’artista e il pubblico Mona Lisa Tina aspira a fare emergere un momento di emotiva e simbolica comunicazione con l’“Altro”.
La mostra sarà accompagnata da un testo critico di Alberto Dambruoso.