IN PENSIERO – Orecchie D’Asino – Visioni Italiane


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Artista:

Orecchie D'Asino

A cura di:

Adiacenze

Periodo:

dal 17 al 19 novembre 2023

Sede:

Adiacenze, Vicolo Spirito Santo 1/B, Bologna

Programma:

17/11/2023: 18:30 e 19 proiezioni IN PENSIERO, 19:30 talk + presentazione notebook
18/11/2023: 11:30 e 12 proiezioni IN PENSIERO, 14.30-16.30 casting, 18:30 e 19 proiezioni IN PENSIERO
19/11/2023: 11:30 e 12 proiezioni IN PENSIERO, 14.30-16.30 casting, 18:30 e 19 proiezioni IN PENSIERO

Nell’ambito della 29esima edizione del Festival Visioni Italiane organizzato dalla Cineteca di Bologna
Scarica qui il press kit


Dal 17 al 19 novembre, in occasione del Festival Visioni Italiane, Adiacenze presenta nei propri spazi IN PENSIERO, progetto audiovisivo del duo artistico Orecchie D’Asino. Un’indagine sul pensiero e sulla sua rappresentazione che si è sviluppata nel corso della residenza delle artiste a Bergen, in Norvegia, come parte della seconda edizione di SWAP a cura di Adiacenze e Manuel Portioli, in collaborazione con Hordaland Kunstsenter, palmera e Bergen Ateliergruppe. Tre giorni in cui si alterneranno proiezioni del film, un talk con il duo e sessioni di casting aperte al pubblico per la prosecuzione del progetto.

IN PENSIERO è un progetto che, attraverso l’immedesimazione e l’improvvisazione, cerca di restituire una caratterizzazione del pensiero all’interno di tematiche specifiche che caratterizzano l’individuo contemporaneo. Il protagonista di IN PENSIERO è il pensiero stesso che, saltando da un corpo quotidiano ad un altro, annulla la storia e lo spazio per giungere agli atteggiamenti (smorfia, attesa, stanchezza, vertigine, depressione) e alle loro concatenazioni: gesto dopo gesto, parola dopo parola, i personaggi si fabbricano da sé, in quando anche la ripresa agisce su di essi come un rilevatore di un pensiero collettivo.

La realizzazione di IN PENSIERO è stata possibile grazie allo studio di diverse fonti letterarie e alla documentazione della realtà ospitante da parte di Orecchie D’Asino: durante la residenza, il muoversi per le strade di Bergen e conoscere diverse persone (che in modi più o meno diretti sono poi state attivamente coinvolte nel progetto) ha dato luce allo script del cortometraggio. Nella fase successiva di ripresa, le artiste hanno optato per un punto di vista soggettivo e in costante movimento nel tentativo di rappresentare il passaggio del pensiero e il suo abitare diversi corpi, e di mostrare come diverse culture, abitudini ed educazioni creino diversi processi di rielaborazione e riflessione sulla realtà. Il risultato finale non è il racconto di una singola storia, ma una costellazione di esperienze e narrazioni accomunate da un unico pensiero che si esprime con diverse voci e sensibilità.