FEMINA – Fratelli Broche


Fratelli Broche_Femina_Adiacenze 2021
Artista:

Fratelli Broche

Dove:

Adiacenze, Bologna

Inaugurazione mostra:

6 settembre 2021, ore 18

Performance su prenotazione:

12 settembre 2021, ore 16 e ore 18 scrivendo a info@adiacenze.it

Periodo:

6 - 15 settembre 2021

Orari:

dal martedì al sabato ore 16 - 20

Con il contributo di:

Comune di Bologna

Lunedì 6 settembre alle ore 18 presso Adiacenze, inaugura la mostra dei Fratelli Broche “FEMINA. Vita dagli abiti di Sveva Zamboni (Bologna, 1925-2014)” a cura di Adiacenze.
Il progetto racconta e indaga l’esistenza di una donna, Sveva, non tramite i suoi pensieri, ma attraverso il guardaroba e gli oggetti che le sono appartenuti. È un omaggio all’universo femminile che ha percorso il Novecento con tutte le affermazioni, contraddizioni e la forza determinante e propulsiva di ogni singola donna.
FEMINA è una mostra-installazione presentata da una performance, che muta a seconda della location in cui viene allestita. Gli episodi della vita di questa donna, vengono raccontati tramite gli oggetti che le sono appartenuti, ma in realtà Lei è un archetipo femminile, fatto di molte donne, perché materialmente la mostra espone oggetti appartenuti a una moltitudine di donne diverse, che nel loro insieme, generano l’archetipo.
Ogni tappa della storia è una ricostruzione degli ambienti e del guardaroba di una donna immaginaria, Sveva Zamboni, attraverso i quali raccontare inquietudini, desideri e ambizioni del genere femminile lungo il secolo scorso.
La mostra si snoda attraverso un percorso in cui vita, personalità individuale e storia sociale, si confrontano con ciò che resta oltre l’umano, gli oggetti e la materia, e di come questi sopravvivono a chi li ha posseduti.
Questo episodio, concepito appositamente per gli spazi di Adiacenze, indaga la resistenza degli oggetti a chi li ha posseduti definendone la personalità, anche dopo la sua scomparsa o morte. Nella società del consumo odierna l’oggetto diventa icona, che si degrada e disperde nella facile sostituzione consumistica. E se invece non l’oggetto di per se stesso, ma un sistema organico di oggetti appartenuti a una stessa personalità, riuscisse a travalicare il racconto di una singola esistenza, non estinguendo il suo valore intrinseco o simbolico? Probabilmente allora avremo a che fare con dei fantasmi, con le ombre di quegli stessi oggetti, ben rappresentata dalla sospensione metafisica della pittura di Giorgio Morandi, dove i vasi non sono vasi, ma i fantasmi dei vasi stessi.

Domenica 12 settembre alle ore 16 e alle ore 18 si terrà l’azione performativa facente parte del progetto. I posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria. Potete prenotare scrivendo a info@adiacenze.it.

>> Come previsto dal Decreto-legge 23 luglio 2021, n. 105, l’accesso alla mostra è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di Green Pass.