Elsewhere Here – Quatrième Paysage


quatrieme paysage int adiacenze
quatrieme paysage
Inaugurazione:

1 ottobre 2021 ore 18 presso TIST - Via Serrabella 1, Rastignano

15 ottobre ore 19 presso Adiacenze - Vicolo Spirito Santo 1/b, Bologna

Artista:

Quatrième Paysage (Samir Sayed Adellattef, Lucrezia Negrini)

A cura di:

Adiacenze e Tist

Periodo:

Dal 1 ottobre 2021 al 20 ottobre 2021 presso TIST - Via Serrabella 1, Rastignano

Dal 15 ottobre al 4 dicembre 2021 presso Adiacenze - Vicolo Spirito Santo 1/b, Bologna

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Il 15 ottobre inaugura presso Adiacenze la seconda parte del progetto espositivo “Elsewhere Here”, prima mostra personale del duo artistico Quatrième Paysage, composto da Samir Sayed Adellattef e Lucrezia Negrini. La mostra è frutto della collaborazione tra Adiacenze e TIST, dove dal 1 ottobre è in corso (fino al 20 ottobre) la prima parte della mostra. Nei cinque giorni di sovrapposizione tra i due eventi (15-20 ottobre) sarà possibile fruire del progetto nella sua interezza. Il pubblico troverà nei due spazi parti del lavoro differenti ma comunicanti e complementari: installazioni multimediali, video, suoni e illustrazioni digitali degli artisti contamineranno le due realtà a formare una narrazione unica e multiforme attorno ai temi centrali della pratica artistica di Quatrième Paysage: l'evoluzione del paesaggio di cui l'essere umano fa parte al pari di altri organismi viventi e non, e la materialità del digitale come parte integrante e imprescindibile dell'ambiente in cui vive l'uomo contemporaneo.
Una riflessione che nasce, come si intuisce dal nome stesso del collettivo, dalle idee espresse da Gilles Clément nel suo Manifesto del terzo paesaggio. Seguendo il pensiero del paesaggista, biologo e scrittore francese, Quatrième Paysage è interessato a quegli spazi interstiziali e “indecisi”, residui (délaissé) di una precedente presenza umana o della sua assenza, in cui l'abbandono e il non-intervento si rivelano pratiche fertili e favorevoli alla proliferazione della diversità biologica.
Le opere, alcune delle quali concepite con intento site-specific e site-sensitive per TIST e Adiacenze e in stretta relazione con il contesto in cui gli spazi si inseriscono, vogliono indagare l'interconnessione tra paesaggio naturale e prodotti dell'azione antropica, da intendere entrambi come parti ormai inscindibili di uno stesso paesaggio, quello che caratterizza il tempo e lo spazio della contemporaneità. Attraverso i media dell'installazione e del video, spesso interattivi, la trasformazione attuata dall'uomo sull'ambiente viene resa tangibile dal comportamento dell'immagine, sempre instabile e pronta a ritirarsi o a deteriorarsi. Infatti, la sfera digitale è per gli artisti materiale sensibile e vivo al pari delle entità che compongono il paesaggio comunemente inteso. Prende così forma uno spazio altro, un “quarto paesaggio”, dove non esiste più opposizione tra reale e virtuale, umano e non umano. Il duo propone una rilettura in chiave artistica della “ontologia orientata agli oggetti” teorizzata da Graham Harman e degli "iperoggetti" di Timothy Bloxam Morton nel tentativo di ricollocare l'uomo nella biosfera, spodestandolo dalla sua posizione di privilegio rispetto agli oggetti e agli esseri non-umani con cui convive quotidianamente.
Nella scelta di co-operare nella curatela e nella realizzazione del progetto dei Quatrième Paysage, TIST, che si trova nella zona industriale di Rastignano, e Adiacenze, situata nel centro storico di Bologna, propongono di rompere quelle strette maglie urbane che separano centro e periferia per creare un corridoio “biologico” dove avvengono scambi e contaminazioni culturali positive per l'ecosistema dell'arte contemporanea.